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Due giorni alle Cinque Terre in inverno

RIOMAGGIORE è stata la prima delle Cinque Terre che abbiamo visitato. Ed è stata anche quella in cui abbiamo deciso di soggiornare. Incredibile la bellezza delle tante case colorate, delle barche ormeggiate nel porticciolo, dei tramonti arancioni e rossi e delle grandi scogliere a picco sul mare.


Quanti giorni alle Cinque Terre?

Noi abbiamo trascorso due giorni pieni. Il primo abbiamo visitato Riomaggiore e Manarola. Il secondo Monterosso, Vernazza e Corniglia. Ci sono in ogni caso tanti sentieri e luoghi da vedere per cui servirebbe stare molto di più.

Dove soggiornare alle Cinque Terre?

Noi abbiamo scelto Riomaggiore. Suggestive le casette colorate nel porto, comode per la Stazione. Se arrivate invece in macchina e volete essere liberi di girare anche altre città, allora potete preferire un alloggio in cima al paese. La discesa a piedi sino al centro è di circa dieci minuti. Verificate la disponibilità del parcheggio prima, se possibile.

Come muoversi?

Sicuramente in treno. Le Cinque Terre ossia Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore distano due/tre minuti l'una dall'altra. Procuratevi l'orario dei treni prima di partire. C'è un treno ogni ora circa. Tenete presente che ci sono tantissimi scalini, salite e discese, quindi scarpe comode! Per gli amanti delle camminate sono tanti i sentieri panoramici!

Questo è Riomaggiore, gioiello delle Cinque Terre che consiglio non solo per le sue tante case colorate, ma anche per i tramonti che lasciano senza parole e dove il mare, con il suo rumore, riempie la mente e regala leggerezza.

E la street art, l’arte dei muri, l’arte si trova anche nelle Cinque Terre e in particolare a Riomaggiore. Qui si trova il grande murales "Gente di Mare tra Mito e Realtà", sulla facciata del Palazzo Municipale a rappresentare uno degli elementi essenziali del territorio: il mare. Proprio nel mare si trovano il naufragio e la pesca intesi come momenti di dura lotta per la sopravvivenza dell’uomo.

MANAROLA. è l’unica delle Cinque Terre che abbiamo visitato di sera, per potere ammirare al meglio lo stupendo presepe famoso in tutto il mondo. Sulla collina delle Tre Croci, in 4000 metri quadrati di terrazze sostenute da muri a secco, brillano oltre 250 personaggi realizzati con 17.000 lucine.

Questo gioiello italiano è stato ideato e messo in scena ben 60 anni fa da Mario Andreoli il quale ancora oggi ne supervisiona la perfezione con il supporto dell’associazione locale che supporta questo patrimonio ligure.

Manarola è anche la chiesa di San Lorenzo, il Campanile Bianco a pianta quadrata, distanziato dalla chiesa perché usato come antica torre di avvistamento e difesa. Manarola è l’Oratorio dei Disciplinati e l’antico Ospedale di San Rocco.

Manarola è anche lo splendido borgo da visitare di giorno, dal mare, per ammirarne i meravigliosi colori.


MONTEROSSO è quella delle Cinque Terre che emoziona per il suo mare, per gli scogli che si sposano perfettamente con le le spiagge sabbiose per le case dai colori vivaci, per le torri e le tante chiese bicrome. Qui si trova anche la villa di Eugenio Montale, premio Nobel per la letteratura nel 1975, a cui sono dedicati molti angoli della città.

Suggestivi gli interni dell’Oratorio della Confraternita dei Neri Mortis et Orationis nella piazza principale e la chiesa di San Giovanni Battista. Tante le immagini sacre e sempre intenso il silenzio di questi luoghi che contrasta con lo scorrere veloce della vita fuori.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.

Eugenio Montale


Di VERNAZZA non vi voglio raccontare solo i colori delle sue case e la bellezza del suo porto, che è tra l'altro l'unico porto naturale delle Cinque Terre. Di Vernazza vi voglio raccontare questa splendida scogliera, dove l'acqua si scontra con le rocce, anche all'improvviso, senza avvisare. Dove per scattare una fotografia devi attendere un po' anche d'inverno. Dove in fondo puoi stare anche qualche istante a contemplare la bellezza del mare.

Di Vernazza si coglie l’impegno di chi la abita e di chi già ora sta costruendo la stagione estiva. Ho ascoltato i discorsi di chi la abita e che programma costi, interventi, numeri di pantone.

Questa terra sorprende anche per come tanto è stata in grado di risplendere nuovamente dopo l’alluvione del 2011. Ho cercato sul web le immagini che non ricordavo e mi pare impossibile quanto un paese possa tornare come prima.

La forza del lavoro e dell’amore per la propria terra non vanno dimenticati mai.


CORNIGLIA si distingue dalle altre (Cinque) Terre per essere l’unico borgo a non avere un porticciolo. Per raggiungerla bisogna salire la Lardarina, una lunga scalinata di mattoni fatta da ben 33 rampe e 377 gradini che congiungono il paese al mare e alla Stazione. Il consiglio è prendere un bus dalla stazione (biglietti da fare alla stazione) e di fare la Lardarina solo in discesa. Merita perché regala una bella vista sul mare.

Tanti gli scorci e i vicoli i gradini, il su e giù tra le varie case immersi in un’architettura che la rende molto caratteristica. Dall’alto di Corniglia è splendida la vista su Manarola e sull’orizzonte.


CHE DIRE AVETE DECISO QUANDO PARTIRE?




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