Montevecchia, Inverigo, Pomelasca. Tre piccoli luoghi incantati in Brianza dove sentirsi dentro ad una fiaba, lontani dalle città.
Se siete amanti della fotografia il consiglio è visitarli all’alba o al tramonto per godere dei colori e delle luci migliori. Se volete, invece, lasciarvi sorprendere da luoghi rimasti fermi nel tempo, intrisi dal suono della natura, qualsiasi momento è quello giusto.
MONTEVECCHIA
Arriviamo a Montevecchia, in provincia di Lecco, di mattina. Saliamo nel punto più alto, dove si trovano il bosco e i sentieri. Rimaniamo incantati dal fresco e dal suono delle cicale o dei grilli. Non riusciamo a capire, non si fanno vedere, ma regalano una splendida colonna sonora.
Dal punto più alto, scendendo, si gode la vista delle immense terrazze piene di viti. Caratteristiche le stradine senza tempo e il rumore della natura che non ti lascia mai.
Se si viene a Montevecchia si deve superare la pigrizia e si deve affrontare con energia questa enorme salita che porta al Santuario della Beata Vergine del Monte Carmelo.
Il tipico profumo di cera e di incenso, tra i dipinti di questo punto di "ritrovo" per l’anima, fa da contrasto al grande caldo della giornata estiva.
Montevecchia lascia nel cuore il senso di tranquillità che si ritrova anche nei piccoli locali che ti ospitano come in una casa.
Consigliato il porticato dell'Azienda Agricola Luigi Limonta nel quale dovete assaggiare i formaggini (tipici) di Montevecchia con olio ed erbe aromatiche.
Da provare, la Gelateria Monte Bianco rigorosamente senza glutine e da quanto pare a prova di picchi glicemici. Non perdete il gelato al gusto cioccolato e lampone con la ricetta di Knam.
Infine ricordatevi di portare un libro. Potrete lasciarlo in una cassetta nella piazza principale e prenderne un'altro da leggere.
LA CHIESETTA ROSSA DI POMELASCA
Da Montevecchia, passando per prati verdi e piccole colline, arriviamo alla Chiesetta Rossa di Pomelasca, tra Lambrugo con Inverigo e Lurago d’Erba, set di spot pubblicitari e scenografia della fiction tv "Una Grande Famiglia".
Un perfetto equilibrio tra la natura rigogliosa che la avvolge e il rosso delle sue geometrie. “Annunciata” con devozione da una stradina che conduce direttamente da un punto alberato alla sua porta di ingresso. Questa costruzione immersa simbioticamente nel paesaggio che la circonda è cornice in cui ho subito sognato un evento, un matrimonio (da sposa o da invitata) o sicuramente scene di vita felice.
IL VIALE DEI CIPRESSI DI INVERIGO
Dalla Chiesetta Rossa il nostro viaggio in auto procede per il vicino Viale dei Cipressi di Inverigo. Una breve sosta per percorrere lo “Stradun in pee” ossia una strada lunghissima (2 km?) voluta dalla Famiglia Crivelli nella metà del 1600.
Un percorso incantato tra il silenzio più assoluto e la pace di questi alberi che da sempre simboleggiano l’immortalità e il passaggio dell’uomo dalla vita terrena a quella eterna.
Diciamo che il sole cocente non ci ha permesso di percorrere tutto il viale alberato e neppure di salire sui tanti scalini osservando le varie statue.
Sarà per la prossima volta e sicuramente all’alba o al tramonto e, perché no, in autunno, con i colori meravigliosi che regala questo splendido paesaggio!
Comments