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Il mondo del #senzaglutine e l'importanza di "fare networking".

Quest'anno, all'interno della Settimana Nazionale della Celiachia, Vi voglio presentare Giacomo Graci, 29 enne, Referente di Monza e Brianza di AIC Lombardia, conosciuto qualche anno fa in uno dei tanti pranzi tra soci e diventato un punto di riferimento e di confronto in materia di celiachia.

Di Giacomo ho subito notato la capacità di osservare, di trarre spunti, di produrre idee. Si è subito distinto per la sua tenacia e la sua forza di volontà nel dare supporto all’Associazione.

Associazione a me tanto cara per come mi ha accolto e per come mi ha guidato nel mondo del #senzaglutine.

Giacomo è uno dei Soci che da Volontario è diventato in breve tempo Referente provinciale e il suo modo di adattarsi, di socializzare, e di sorridere davanti agli ostacoli lo ha portato anche a creare un network di riferimento nella provincia in cui viviamo fondando il Gruppo Facebook Monza e Brianza Senza Glutine.

Per chi non sapesse che cosa è la celiachia, Vi rinvio al mio post con intervista al Presidente di AIC Lombardia Isidoro Piarulli e alle mie #storiesenzaglutine


Ma andiamo a gustarci le risposte rigorosamente #glutenfree di Giacomo!

Buon appetito! Anzi buona lettura!

La situazione della celiachia è molto migliorata rispetto ad anni fa. Quali sono a tuo avviso i momenti più “complicati” per un celiaco, oggi?


Ho scoperto di essere celiaco all'età di 15 anni eh sì, in 14 anni la situazione è decisamente cambiata, sicuramente a favore del celiaco.

È migliorata sotto moltissimi punti di vista, dalla ristorazione, dalla qualità e quantità dell'offerta dei prodotti senza glutine e dall'affidabilità dell'app AIC, un aiuto sempre a disposizione nei propri smartphone.

Gli unici aspetti che mi sento di sottolineare come oggi ancora critici sono i viaggi e i momenti di aggregazione (o assembramento, visto il periodo).

I viaggi perché la conoscenza riguardo la celiachia tra Italia e altri Paesi è ancora sostanziale, in alcuni casi abissale.

Ad oggi infatti, è ancora impossibile partire per mete senza un'organizzazione preventiva su quello che il Paese-destinazione offre in termini di preparazione sul tema.

Al di fuori delle capitali e città turistiche, la celiachia rimane ancora un taboo.

Attenzione però, questo non è un invito a non viaggiare anzi, (in questi 14 anni non ho mai rinunciato a nessun viaggio per la celiachia), ma solamente un invito a diffondere questa esigenza alimentare ed evitare di "sopravvivere" al di fuori dell'Italia con prodotti confezionati o frutta (cosa che purtroppo sento molto spesso).

Il secondo aspetto citato è l'aggregazione, un termine forse un po' troppo ampio, ma che possiamo provare a riassumere in questa frase: "la capacità di proporre la medesima offerta alimentare ad un celiaco anche in una condizione di svantaggio numerico".

Questa situazione avviene ad esempio ad una festa di compleanno, ad una pizzata di classe o ad una cerimonia, dove spesso (ed erroneamente) il celiaco, in minoranza numerica, per evitare di richiedere troppa attenzione su se stesso, decide di non parteciparvi o raggiungere il momento di aggregazione non prima di aver mangiato a casa.

L'informazione è la chiave di volta per migliorare questa condizione in cui, anche frequentemente, è la persona celiaca stessa ad inserirsi.

Come ti organizzi negli spostamenti fuori casa e in particolare nei tuoi viaggi all’estero?


Ritornando ai viaggi ma anche agli spostamenti fuori casa, mi affido in primis all'applicazione di AIC e al network Alimentazione Fuori Casa per conoscere ristoranti, bar, hotel o B&B informati sulla celiachia, ma soprattutto sulla contaminazione.

Nel caso in cui non dovessi trovare esercizi nella destinazione da me scelta in genere opto per i gruppi di Facebook, affidandomi ai pareri di altre persone, o utilizzando il filtro "disponibilità di alimenti senza glutine" presente nei vari siti o applicazioni che raggruppano i vari servizi (ristoranti, hotel, ecc.). Una volta individuato provvedo a contattarlo.

Dopo molti anni mi accorgo al volo di chi conosce la celiachia ed è in grado di offrire un servizio in completa sicurezza e di chi cerca solamente di convincermi.

Seguo poi lo stesso iter per i viaggi all'estero, cercando in Internet associazioni equivalenti ad AIC nel Paese di destinazione. Spesso forniscono indicazioni e liste di ristoranti e strutture a conoscenza della celiachia. Dopo questo primo passo concentro l'attenzione sulle esperienze di altre persone nei vari gruppi o forum.

Alla fine di questa ricerca annoto tutto sulla mia applicazione Maps e la scarico in modalità offline, in modo che possa sempre essere accessibile anche in caso di assenza della rete Internet, soprattutto all'estero.

AIC Lombardia ha lavorato intensamente in questo periodo Covid19 dando supporto sia ai soci sia ai non soci anche a distanza. Quali sono state le iniziative più rilevanti?

Esattamente, AIC ha lavorato moltissimo e con impegno durante questo periodo di emergenza sanitaria globale. Ha risposto alle numerose richieste dei soci, trovando soluzioni ad hoc e accelerando su temi discussi da diverso tempo.

Tra questi vorrei sottolineare l'accorpamento del budget per i mesi di aprile e maggio, offrendo quindi la possibilità ai soci di diminuire il numero di uscite per effettuare spesa di prodotti senza glutine. Il caso estremo infatti, permetteva di acquistare tutto il necessario per due mesi uscendo una sola volta di casa.

Un altro aspetto fondamentale è stato quello di assistere i propri soci che si trovano domiciliati in altre regioni e impossibilitati a rientrare alla propria residenza per effettuare rifornimento di prodotti senza glutine.

AIC ha portato un'istanza al Ministero della Salute, chiedendo di adottare, considerata l'emergenza, la circolarità del buono tra le regioni in tutta Italia.

Credo sia stato raggiunto un importantissimo traguardo, o se vogliamo vederla diversamente, un nuovo punto di inizio, una svolta.

Un altro servizio offerto durante la pandemia è stato quello di elencare, sul sito di AIC Lombardia, tutte quelle attività che fornivano servizi di consegna a domicilio e/o asporto, dai locali AFC, ai negozi convenzionati SSN, alle farmacie sino alle aziende di prodotti specificamente formulati per i celiaci.

Sfrutto personalmente questo spazio per ringraziare, a nome di tutti i celiaci, lo sforzo e gli obiettivi portati a termine da AIC durante questi difficili mesi.

La Settimana Nazionale della Celiachia è sempre stato un momento ricco di eventi, di incontri e di scambi di opinioni ed esperienze. Un momento molto atteso per chi ha a che fare con il #senzaglutine. Come si sta svolgendo questa settimana nel 2020?

La Settimana Nazionale della Celiachia venne lanciata nel 2015 in contemporanea con Expo e da allora si sfrutta questa settimana per sensibilizzare il pubblico in merito a una patologia sempre più diffusa in Italia.

Questa edizione purtroppo ha subito un cambio in corsa e come Associazione abbiamo deciso di promuoverla attraverso i vari canali social di AIC Lombardia.

Ogni giorno infatti, abbiamo pubblicato una videoricetta realizzata dai nostri volontari, dai collaboratori e anche dagli amici. Le videoricette pubblicate sono tutte recuperabili attraverso l'hashtag #InCucinaConAICLombardia.

Pensi sia utile per i giovani celiaci, bambini, adolescenti e anche per gli adulti, fare “networking”?

La parola “network” è molto diffusa e più che mai la trovo adeguata al contesto della celiachia.

Quello che trovo ancora più importante, però, è diversificare i vari canali di network, le fasce di età, il modo e l'obiettivo per cui una rete viene creata.

Dobbiamo prima focalizzare l'obiettivo per cui la si crea e in seconda fase individuarne il mezzo giusto. Un esempio ben riuscito è il blog RACCONTAIC lanciato da poco sul sito di AIC, una perfetta sintesi di quanto descritto poco fa. Uno spazio ufficiale e sicuro, che vi invito a curiosare, in cui i giovani possono condividere le proprie esperienze con altri ragazzi.

Su Facebook amministri il Gruppo Monza e Brianza Senza Glutine con oltre 600 iscritti! Ricordo ancora il tuo entusiasmo nella creazione di questo Gruppo. Cosa ti ha spinto ad aprirlo e quali sono gli argomenti più affrontati?

“Amministro” è una parola forse troppo grande, diciamo che seleziono i post che vengono condivisi al suo interno.

Questo gruppo è nato principalmente per riunire in un unico posto tutti quei ristoranti informati sulla celiachia nella provincia di Monza Brianza (sia nel circuito Alimentazione Fuori Casa che non) e farli conoscere quindi con il passaparola e le esperienze personali.

Lo scopo quindi era di creare un database di strutture rintracciabili immediatamente attraverso il filtro presente nel gruppo, digitando solamente il nome del comune in cui si ricerca un ristorante.

La scelta di pubblicare anche locali non aderenti al network AFC è dettata dal fatto che in questo modo ho una base molto più ampia di locali già indirizzati al mondo della cucina senza glutine ma che magari non conoscono l'associazione o la geolocalizzazione degli esercizi aderenti al circuito AFC, all'interno dell'App.

Attraverso questa rete (ritornando al tema affrontato prima), ho modo di scoprire in primis sempre più locali e, magari, indirizzarli ad aderire al nostro circuito elencandone i benefici sia per loro, che per i soci utilizzatori dell'App.

Come avviene sempre, il gruppo ha preso poi diverse pieghe. Sono stati inseriti post con ricette, consigli di prodotti e indicazioni su news di AIC. Il filo conduttore durante quest'anno però è stato quello di bloccare sul nascere pubblicità dirette da parte delle strutture di ristorazione e da chi ci lavora ma, soprattutto, eliminare tutti gli insulti e discussioni sterili anche a costo di risultare noioso.

Siamo arrivati ai saluti. Quale domanda non ti ho fatto, ma avresti voluto ti facessi e quale è la risposta?

Cosa vorresti chiedere ai lettori?” Sfrutto la settimana nazionale della celiachia per fare "campagna acquisti", in seguito a questa sosta forzata!

Gli obiettivi raggiunti in questi anni sono stati molti e molti ne potremo ancora raggiungere. Per farlo però servono, come sempre, nuove idee e volontari. Oggi a 29 anni mi trovo ad essere Referente della Provincia di Monza e Brianza, un ruolo che non ho cercato, ma su cui ho iniziato a costruirci qualcosa di importante da un anno a questa parte.

Quello che ho cercato di fare, prima di cimentarmi in nuove proposte e progetti, è stato circondarmi di nuovi volontari e in parte ci stiamo riuscendo. Il gruppo Giovani AIC Lombardia è tornato a infoltirsi.

Spero che non si fermi, anzi, che questo periodo di emergenza trascorso nelle proprie abitazioni abbia fatto comprendere quanto importante sia la collaborazione e il volontariato.

I miei riferimenti li trovate sul sito... vi aspetto!

E i riferimenti di Giacomo Graci, che ringrazio infinitamente per la collaborazione per questa intervista e per quella fornita nei tanti eventi AIC degli scorsi anni, li trovate anche qui:



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